La sesta edizione de “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma” si è chiusa ieri sera a l’Aquila.
Una edizione coraggiosa e sofferta, laddove alle ferite del sisma si sono sommate quelle del tempo presente.
Queste non hanno impedito di svolgerla con passione e creatività e con un largo consenso di pubblico.
Ancora una volta il programma preparato da Ada Montellanico, Simone Graziano e Luciano Linzi ha dimostrato la grande vitalità della nostra musica oltre che la sua capacità aggregante e solidale.
Agli oltre 50 concerti sparsi per la città si sono aggiunte le attività per i più piccoli coordinate dall’Associazione IJVAS. Saranno loro il pubblico del domani e i nuovi musicisti capaci di raccontare, se mai ce ne fosse bisogno, la bellezza insita nelle note.
Una costruzione che parte dalle coscienze ancor prima che dai muri. Una ricostruzione sociale che è anche del vasto mondo del jazz italiano sempre più capace di confrontarsi col mondo.
Grazie a tutti coloro che vi hanno contribuito.
Grazie alle associazioni che afferiscono alla Federazione Nazionale Il Jazz Italiano e ai loro presidenti, grazie ai direttori artistici dei festival che hanno diretto con cura e professionalità i palcoscenici, grazie ai presentatori, grazie ai fotografi, agli uffici stampa, ai tecnici, allo staff e a tutti quelli che dimentico perché tanti sono quelli che hanno contribuito al successo della manifestazione.
Grazie alle Istituzioni, agli sponsor che hanno creduto ancora una volta in noi e grazie agli aquilani che ci accolgono dal 2015 anni come fossimo parte della loro comunità.
Grazie inoltre agli altri comuni di Marche, Umbria e Lazio dove siamo stati attraversando i loro centri feriti con la Marcia Solidale e grazie ai sindaci, alle amministrazioni locali, alla Protezione Civile e a tutti coloro che hanno garantito la sicurezza e il distanziamento al tempo del coronavirus.
E grazie soprattutto agli artisti che hanno dato prova di grande maturità e creatività raccontando la ricchezza e la bellezza del jazz italiano del quale possiamo essere fieri nel mondo.
Un augurio per coloro che saranno i direttori per l’edizione del 2021: Rita Marcotulli, Paolo Damiani e Alessandro Fedrigo. Un grande in bocca al lupo!
Paolo Fresu
ph Gabriele Lugli