Il cuore dell'Aquila batte ancora a ritmo di jazz. Si è conclusa con grande successo la nona edizione del festival 'Il jazz italiano per le terre del sisma', una manifestazione ormai simbolica per il capoluogo abruzzese e per il jazz italiano che ha visto 25.000 presenze nella città per il fine settimana del 2 e del 3 settembre.
Cifre importanti che raccolgono e sottolineano l'eccellente lavoro svolto dall'associazione organizzatrice, Jazz all'Aquila, che, insieme ai direttori artistici (Francesca Corrias, Roberto Ottaviano, Fausto Savatteri) e alla Federazione Nazionale Il jazz italiano ha portato all'Aquila oltre 200 musicisti che tra progetti locali, produzioni speciali (di grande impatto la Partita a scacchi in jazz alla Fontana delle 99 Cannelle che ha inaugurato il festival), nuove generazioni, ensemble di prestigio, grandi nomi nazionali, hanno saputo mantenere intatto il focus dell'iniziativa sul jazz nazionale, il grande punto di forza della manifestazione dalla sua nascita, nel 2015.
Ancora una volta è stata anche L'Aquila l'altra vera protagonista della due giorni, grazie alla formula diffusa, confermata anche quest'anno, di un programma suddiviso in più luoghi, ben pensato e calibrato in oltre 10 location simboliche della città (apprezzata novità del festival il Parco della Memoria) che hanno registrato il tutto esaurito in entrambe le giornate.
Un festival che ha saputo quindi mantenere sempre alto il livello delle proposte artistiche e che ha lavorato in sinergia con gli spazi della città e della comunità che da quasi 10 anni lo accoglie ma non solo: 'Il jazz italiano per le terre del sisma' è un esempio virtuoso di un lavoro di rete, fatto dalla Federazione e dalle associazioni che ne fanno parte (I-Jazz, MIDJ, Adeidj, AFIJ, Il Jazz Va A Scuola e Djep-Afam), che anno dopo anno hanno portato all'Aquila le voci di tutto il settore, dall'educational alla fotografia, dalle etichette ai promoter, lasciando sempre i musicisti italiani e la crescita di un percorso collettivo al centro di ogni impegno e di ogni obiettivo; un equilibrio identitario importante che annualmente si rinnova per questa manifestazione, portatrice di messaggi positivi e di azioni costruttive e che rende la Federazione un caso unico in tutta Europa. L’evento attraverso i vari premi che conferisce ogni anno evidenzia le molte eccellenze che rendono unico il variegato e cangiante mondo del jazz italiano.
Ma il lavoro sul festival non si è concluso il 3 settembre: dopo la proclamazione dei direttori artistici del 2024 (Francesco Diodati, Gabriele Mitelli, Ugo Viola), infatti, Jazz all'Aquila e Federazione stanno già lavorando per l'edizione del decennale, prevista 31 agosto e 1 settembre.
PH di Francesca D'Alessandro per AFIJ - Associazione Fotografi Italiani Jazz