1° convegno nazionale
coordinamenti/dipartimenti Jazz e Popular Music – AFAM
Conservatorio “S.Cecilia” di Roma, 14 aprile 2024
Sala Medaglioni h 10:30
Il 14 aprile, il mondo della formazione e della creatività dei Conservatori di Musica italiani, organizzati dalla Associazione Nazionale Docenti Jazz e Pop – AFAM con il suo presidente Nicola Pisani, patrocinati dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” con l’importante presenza della presidente Ada Montellanico, si è riunito nel 1° convegno nazionale dei coordinamenti/dipartimenti Jazz e Popular Music dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
È la prima volta che differenti attori di questi ambiti senza distinzioni di appartenenza, si incontrano per valorizzare un comparto che ha bisogno di ampliare le proprie visioni e prospettive.
L’importante evento si è svolto nella Sala Medaglioni del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma vedendo la attiva e numerosa partecipazione di docenti in rappresentanza di 32 dipartimenti di Jazz e Popular Music diffusi su tutto il territorio nazionale che hanno proficuamente dialogato, condividendo pensieri e future azioni, con i presidenti del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica Musicale- CNAM, Giovanna Cassese, della Conferenza dei Direttori,
Roberto Antonello, con rappresentanti sindacali impegnati nell’alta formazione musicale e diverse associazioni di settore.
Importante il proficuo dialogo aperto tra le varie parti, nell’obiettivo comune di rinforzare e migliorare l’organizzazione e l’offerta formativa nei creativi e attivi ambiti dei nuovi linguaggi Jazz e Popular Music.
È stata più volte ribadita, dal presidente Nicola Pisani e da tutti i relatori, nonché condivisa da tutti i partecipanti, la qualità della offerta formativa in Italia negli ambiti Jazz e Popular Music, le grandi prospettive di evoluzione, l’importanza sociale, culturale e professionale di queste attività formative. In seconda battuta sono state analizzate le criticità normative verso tutto il settore AFAM anche in considerazione delle riforme in atto, delle nuove procedure concorsuali per ridurre il notevole precariato che ha condizionato il settore negli ultimi anni e dell’imminente avvio dei dottorati di ricerca. La discussione ha avuto anche momenti di approfondimento sulla inesistenza di una filiera musicale pubblica, pur prevista in termini generali dal DM 328 del 2019, che riguardi gli ambiti formativi Jazz e Popular Music, indispensabile per contribuire, attraverso la formazione artistica e musicale, a sviluppare quella creatività e fermento culturale che caratterizza il nostro paese. Allo stesso tempo è stata condivisa da tutti anche la necessità del riconoscimento dei diplomi accademici in Musica Jazz e Popular Music, alla pari di altri diplomi accademici rilasciati dagli Istituti AFAM, quali titoli di accesso per l’inserimento in graduatorie e concorsi a cattedra per l’insegnamento di strumento e canto nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
La giornata di lavoro si è conclusa con una collettiva e piena condivisione di percorsi e obiettivi da perseguire nei prossimi mesi che, si auspica, possano diventare spunto di riflessione per il Ministero della Università e Ricerca, referente governativo di questi pubblici settori formativi e creativi.