IJI intervista i membri del Direttivo dell'ultima associazione entrata in Federazione: Docenti Jazz e Pop Rock - AFAM presieduta da Nicola Pisani.
Qual è il ilancio di questi ultimi due anni?
La DJeP nasce nel 2022 dopo un anno di ampie discussioni e condivisione di problematiche legate alla nostra professione di didatti e di artisti che sino ad oggi non aveva un riferimento associativo. In questo periodo abbiamo contribuito a diffondere informazione su diversi ambiti di intervento riuscendo a sviluppare un inizio di percorso collettivo di coscienza politica e deontologica sulla nostra funzione pedagogica e artistica. Il mondo dell’AFAM è in piena evoluzione e la nostra presenza in soli due anni sta creando una generale competenza che sta contribuendo al processo generale di riforma. Insieme ai contatti avuti con le parti politiche, amministrative, sindacali e direttive dei nostri Istituti rendono il bilancio di questa giovane associazione assolutamente positivo e ci ha convinto di quanto possa essere importante il “comunicare” fra noi docenti AFAM.
Quali sono i ruoli dei membri del direttivo e le aree di competenza?
Nicola Pisani – docente di Musica d’Insieme Jazz (COMI/06) – Conservatorio “G.Verdi” di Milano Presidente e responsabile dei seguenti gruppi di lavoro: organizzazione e normativa corsi accademici AFAM; riforma declaratorie, SAD e campi disciplinari, nuovi corsi accademici di “Scuola Jazz”; filiera musicale, indirizzi “Nuovi Linguaggi” Licei Musicali; COMI/06 – Musica d’Insieme Jazz.
Anna Maria Di Marco – docente di Canto Pop Rock (COMP/05) – Conservatorio “L.Refice” di Frosinone; vice Presidente e responsabile del seguente gruppo di lavoro: Corso accademico in Popular Music.
Gianna Montecalvo – docente di Canto Jazz (COMJ/12) – Conservatorio “N.Piccinni” di Bari e componente del Consiglio Accademico; componente direttivo e responsabile del seguente gruppo di lavoro: COMJ/12 – Canto Jazz.
Ettore Fioravanti – docente di Batteria e Percussioni Jazz (COMJ/11) – Conservatorio “S.Cecilia” di Roma; componente direttivo e responsabile del seguente gruppi di lavoro: Pensione e ricostruzione carriera.
Alessandro Fabbri – docente di Composizione Jazz (CODC/04) – Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze; componente direttivo e responsabile del seguente gruppo di lavoro: CODC/04 – Composizione Jazz.
Quali sono stati gli avvenimenti più importanti che hanno segnato la storia dell'associazione?
Indubbiamente la discussione e analisi che ha spinto alla nascita dell’associazione dal recente ampliamento organico (2022) che ha portato il numero dei docenti Jazz, Popular Music e Musiche Tradizionali ad oltre 500. La conoscenza delle procedure ha fatto si che nei diversi Istituti si è contribuito a indirizzare una buona parte dell’allargamento organico previsto verso i nostri corsi, storicamente in affanno nel rapporto studenti/docenti come da una ricerca sviluppata nel 2021 e diffusa tra tutti i docenti e le parti politiche e sindacali. La stessa organizzazione della associazione in gruppi di lavoro su argomenti specifici ha ampliato la partecipazione attiva e la condivisione di buone pratiche tra tutti gli associati e non.
Sono in corso progetti condivisi con le altre associazioni afferenti a IJI?
Attualmente è in atto una proficua collaborazione con il MIDJ e IJVAS per una azione condivisa che tende alla apertura di percorsi e classi di concorso a indirizzo “Nuovi Linguaggi” nei Licei Musicali e ad una generale riforma della filiera musicale per tutto il percorso formativo ad iniziare dalla fascia 0-6. Altra collaborazione partita con IJVAS, da ampliare ad altre associazioni aderenti alla Federazione ed alla stessa Federazione, con obiettivo un convegno con attività di ricerca legate ai percorsi cognitivi e creativi dell’ 'Improvvisazione”. Un progetto a 360° dove l’Improvvisazione è cardine della pensiero umano oltre la sua applicazione pratica nell’arte.
Quali sono le criticità che in questo momento sta vivendo il vostro settore?
Indubbiamente, purtroppo, ancora un riconoscimento culturale oltre che artistico della nostra funzione di docenti di “Nuovi Linguaggi” oltre che ancora una carente, parcellizzata e confusa organizzazione dell’offerta formativa.
Che cosa vi augurate?
Una maggiore attenzione e condivisione di percorsi con tutto il mondo della didattica musicale AFAM e con gli stessi processi politici del Ministero di riferimento. Il Jazz è un linguaggio universale che con semplicità crea rapporti sincretici con tutto il mondo della creazione artistica.
Come è possibile iscriversi e perchè iscriversi alla vostra Associazione?
Ci si iscrive tramite domanda di iscrizione, approvata dal direttivo, e versamento di una quota annuale di 20 €. Solo condividendo la conoscenza e le “buone pratiche” potremmo avere una positiva e forte presenza nei nostri istituti, cercando di contribuire nel processo di riforma, sia normativo che didattico/pedagogico e artistico, in atto e sempre orientato verso le esigenze dei nostri studenti.