Cari amici,
si affaccia un nuovo anno che speriamo spazzi via molte delle nuvole che abbiamo visto attraversare i nostri cieli. Nella trepidante attesa di poter riprendere le nostre rispettive attività di programmazione, produzione e consumo della musica. Non sono molte le novità del mese di gennaio ma queste si portano appresso la dinamica attività di dicembre che ci ha permesso di ottenere importanti risultati sul piano istituzionale.
Il 13 e il 29 gennaio si è riunito il gruppo dei fondatori del FAS. Tra questi Ada Montellanico, Simone Graziano e Paolo Fresu. Si è discusso principalmente dei temi legati al percorso della Costituente in quanto il Forum Arte e Spettacolo diventerà, a poco meno di un anno dalla sua nascita, uno strumento legalmente costituito e capace di dialogare con forza con le Istituzioni.
Il 13 gennaio si è riunito il Direttivo di IJI. Sul tavolo sui temi del presente e del futuro: in particolare il nuovo DM FUS che dovrebbe essere attuativo nella prima settimana di febbraio, l’International Jazz Day, la costruzione degli Stati generali del jazz e l’individuazione di un commercialista.
Il 14 gennaio si è aperto ufficialmente il tavolo del Comitato Scientifico per l’organizzazione degli Stati generali del jazz italiano composto da Marco Valente, Federico Mansutti, Pino Ninfa, Lucia Rossetti, Paolo Damiani, Enrico Bettinello, Giovanni Serrazanetti, Angelo Bardini, Ada Montellanico, Catia Gori, Simone Graziano, Alessandro Fedrigo e Paolo Fresu. A questo momento ha dato seguito il primo incontro del 22 gennaio. In questa occasione si è definitivamente stabilito di organizzare gli Stati generali in presenza a Bologna alla fine di settembre 2021.
Il 14 gennaio ADEIDJ ha tenuto due incontri sul tema del diritto connesso con le Società di collecting SCF e ItsRight. A questi ha dato seguito il 19 gennaio l’incontro con il Dottor Samuele Giani sul tema del Tax Credit.
Il 18 gennaio è stata spedita la seconda lettera di approfondimento al Ministro Franceschini e all’Ambasciatore Unesco Massimo Riccardo per candidatura del jazz italiano a Global Host 2023 dell’International Jazz Day e richiesta di firma documento ufficiale da indirizzare a
Unesco e Herbie Hancock Institute of Jazz.
Il 02 febbraio è stata spedita una lettera al Dott. Salvatore Nastasi e in copia conoscenza al Dott. Antonio Parente con la richiesta di delucidazioni in relazione all’ampliamento dei soggetti FUS con le Nuove Istanze 2021 e alle modalità di spesa delle quote dei fondi destinati al jazz.
Cordialità e viva il Jazz italiano
Paolo FRESU